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Il Consiglio Ambiente di ieri mattina ha approvata la propria posizione negoziale (“orientamento generale”) sul regolamento imballaggi (Packaging and Packaging Waste Regulation – PPWR). Le modifiche apportate nel testo di compromesso predisposto dalla presidenza spagnola sono, se confrontate con quelle introdotte dal Parlamento il mese scorso, di minore entità. L’talia è l’unico Paese Ue ad aver votato contro.

“Nel 2021 ogni europeo ha prodotto 190 kg di rifiuti di imballaggio- ha commentato Teresa Ribera Rodríguez, terzo vicepresidente del governo spagnolo e ministro per la transizione ecologica e la sfida demografica, che ha guidato il Consiglio di ieri –. E questa cifra crescerà di quasi il 20% nel 2030, se le cose non cambieranno. Non possiamo permettere che ciò accada. L’approccio generale di oggi trasmette un messaggio forte: l’UE è impegnata a ridurre e prevenire i rifiuti di imballaggio da tutte le fonti. Questo regolamento è fondamentale nel nostro percorso verso un’economia circolare e un’Europa neutrale dal punto di vista climatico”.

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Il compromesso spagnolo e le critiche dell’Italia

“Pensiamo sia importante trovare un accordo oggi sul regolamento Imballaggi per arrivare a un’intesa politica con l’Europarlamento prima della fine della legislatura”. Così la ministra spagnola ha aperto ieri la sessione pubblica al Consiglio Ambiente presentando il testo frutto della ricerca da parte della Spagna di un compromesso tra di diverse esigenze dei Paesi Ue. Un testo che, ha affermato, conserva un “elevato livello di ambizione in maniera coerente con gli obiettivi della proposta Ue ma garantisce flessibilità per dare modo agli Stati membri di applicare le norme secondo il proprio contesto specifico”.

Abbiamo già scritto del tentativo italo-finlandese di coagulare consensi per fare tabula rasa degli obiettivi si riuso presenti nel testo della Commissione e del Parlamento. Il ministro italiano dell’Ambiente e della sicurezza Energetica Gilberto Pichetto ieri non ha infatti risparmiato critiche al provvedimento, sottolineando come anche nel testo di mediazione elaborato dalla presidenza spagnola restino “importanti criticità“. “La nostra priorità – ha spiegato – è giungere ad un testo bilanciato che metta al centro le questioni ambientali, sociali ed economiche in modo giusto ed equo. Questa è d’altronde la posizione espressa anche dal Parlamento europeo”. Secondo il ministro va cercato equilibrio “tra la necessità di misure ambiziose per la gestione sostenibile degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio; la fattibilità tecnica delle disposizioni chiave del regolamento; la valorizzazione dei sistemi in cui la raccolta differenziata, il riciclo e il ricorso all’uso di materia prima e seconda da riciclo sono efficaci; e il ruolo attivo dei punti vendita e dei consumatori che possano creare processi virtuosi di economia circolare da verificarsi con analisi Lca (Life cycle assessment, ndr), lungo cioè tutto il ciclo di vita del prodotto”, Oltre a tornare a criticare la scelta legislativa del regolamento invece che della direttiva, il responsabile del MASE ha chiesto la valorizzazione del settore del packaging compostabile e biodegradabile “anche in linea a quanto deciso alla recente COP28 come alternativa alle plastiche tradizionali”; la salvaguardia di “formati di imballaggio che dimostrano un rendimento ambientale superiore nel ciclo di vita e/o ad alto tasso di raccolta differenziata o di riciclo” con “basata sull’evidenza e non su restrizioni a priori”; un “segnale di flessibilità, consentendo deroghe sul riuso a chi dimostra un’elevata percentuale di raccolta differenziata e di riciclo”. Pichetto parla insomma di ampie deroghe alle norme contenute nel testo del PPWR.

I diversi pareri espressi ieri dai Paesi durante il Consiglio hanno spinto la presidenza a concordare altre “piccole modifiche” per avere “una maggioranza più estesa”. Modiche che non hanno soddisfatto il governo italiano, che, come abbiamo detto, ha infatti votato contro il testo di mediazione. Finlandia e Malta hanno affermato di avere alcune riserve ma di sostenere il nuovo testo

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di Redazione EconomiaCircolare.com

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