Brusca frenata nel percorso per dare più spazio al riutilizzo degli imballaggi che la Commissione europea aveva avviato il 30 novembre 2022 con la proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio (Packaging & Packaging Waste Regulation – PPWR). Ieri mattina, il Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo ha approvato – con 426 voti a favore, 125 contrari e 74 astensioni – la propria posizione negoziale. Oltre 500 gli emendamenti presentati sulla proposta della Commissione, e sono servite due ore e mezza per il voto finale. Voto che premia chi, italiani in primis, ha letto il testo della Commissione come un attacco al riciclo, da sacrificare all’altare del riuso. Passano infatti emendamenti decisivi, soprattutto agli articoli 20 e 26, proposti anche da eurodeputati del nostro Paese, che introducono deroghe importanti agli obiettivi di riuso e danno una rilevante sforbiciata alla lista di imballaggi monouso messi al bando: salvi ad esempio, questo chiede il Parlamento, le buste per imballare l’insalata, le bustine di zucchero, i piatti usa e getta nei fast food
Ora il Parlamento è pronto ad avviare i colloqui con i governi nazionali sulla forma finale della legge, una volta che il Consiglio europeo avrà adottato, probabilmente il 18 dicembre, la sua posizione.
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Cosa cambia, nel testo approvato a larghissima maggioranza dal Parlamento Ue, rispetto alla proposta della Commissione e alle modifiche chieste della commissione Ambiente dell’Europarlameto?
Questi i punti principali
Esenzione al riuso con raccolta differenziata all’85%. La plenaria ha approvato un emendamento della relatrice, la francese Frederique Ries (Renew), che prevede una esenzione agli obiettivi di riuso per specifiche tipologie di imballaggi per le quali uno Stato membro abbia raggiunto una percentuale di raccolta pari all’85% negli anni 2026 a 2027. Gli Stati con un tasso di riciclo inferiore, se vorranno accedere alla deroga dovranno presentare un piano biennale per raggiungere la soglia.
Sfrondata alla lista dei monouso vietati. L’allegato V del PPWR, che contiene l’elenco dei formati di imballaggio monouso da vietare, ha subito importanti tagli a seguito degli emendamenti proposti dalla commissione Industria ed energia (ITRE). Non dovrebbero essere vietati, secondo l’Europarlamento, i piatti e le tazze monouso nei ristoranti e nei fast food, gli imballaggi monouso per frutta e verdura, le vaschette e le bustine monouso per salse (maionese e ketchup, ad esempio) e zucchero. Resterebbero vietati, secondo la proposta del Parlamento, gli imballaggi multipli di plastica monouso (come quelli usati nel commercio al dettaglio per raggruppare prodotti venduti in lattine, vasi, vaschette) e i kit di cortesia degli hotel.
Obbligo di riuso subordinato a valutazioni LCA. Un emendamento all’articolo 26 approvato dalla plenaria e presentato dell’eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini prevede che gli operatori economici potranno essere esentati dall’obbligo di raggiungere gli obiettivi di riuso se “il riutilizzo non è l’opzione che produce i migliori risultati ambientali complessivi”. Per stabilirlo servirà una valutazione del ciclo di vita (LCA – Life Cycle Assessment). Un atto delegato della Commissione, dopo due anni dall’entrata in vigore del regolamento, stabilirà i requisiti per l’LCA.
Esenzione per vino e spirits. Gli obblighi di riuso non saranno applicati agli imballaggi per la vendita di bevande altamente deperibili (come definite nel regolamento Ue n. 1169/2011) e per la vendita di vino, vino spumante, prodotti vitivinicoli aromatizzati e bevande contenenti alcol di distillazione. Lo prevedono, di nuovo, due emendamente all’articolo 26 a prima firma Massimiliano Salini.
Esenzione per imballaggi in cartone per i brandi elettrodomestici. Gli imballaggi in cartone per il trasporto di grandi elettrodomestici saranno esentati dal ragginger ei target di riutilizzo: lo prevede un emendamento all’articolo 26 presentato dalla commissione Industria ed energia (ITRE) e approvato dalla sessione plenaria.
Esenzione per il latte. Un emendamento della relatrice Frederique Ries (Renew) approvato dalla plenaria del Parlamento Ue all’articolo 26 escludere il latte dagli obiettivi di riuso degli imballaggi di bevande analcoliche
Esenzione per i prodotti tipici di indicazioni geografiche protetta. Gli operatori economici, secondo un emendamento approvato dal Parlamento Ue e proposto da Massimiliano Salini, sono esentati dall’obbligo degli obiettivi di riuso degli imballaggi per tutti i prodotti soggetti a indicazioni geografiche di origine protette a norma della legislazione dell’Unione.
Esenzione per i locali fino a 200 metri quadrati. Sale da 100 a 200 m2 la superficie di vendita massima sotto la quale gli operatori economici saranno esentati dagli obiettivi di riuso degli imballaggi (emendamento della commissione ITRE all’articolo 26).
Obiettivi di riduzione degli imballaggi in plastica. Il Parlamento ha confermato gli obiettivi generali di riduzione degli imballaggi proposti nel regolamento: il 5% entro il 2030, il 10% per il 2035 e il 15% entro il 2040. Ma ha anche aggiunto obiettivi specifici per gli imballaggi in plastica: 10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2035.
No ai crediti di riciclo. Il Parlamento europeo ha respinto le modifiche che avrebbero voluto introdurre anche in Europa, come già in Gran Bretagna, i crediti del riciclo (le imprese hanno obiettivi di riciclo che possono raggiungere anche acquistando crediti che corrispondono a quote di imballaggio riciclate da altri).
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di Daniele Di Stefano
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