back

La Rubrica del Presidente – Maurizio Bernardi: “La sostenibilità del packaging”

“Con il nostro Consorzio interpretiamo la Responsabilità Estesa del Produttore guardando agli imballaggi sostenibili da diverse prospettive: quella delle aziende, quella dei consumatori e quella di una gestione eccellente”. La riflessione del Presidente di Erion Packaging

Partiamo dalla definizione. Sostenibilità: “Nelle scienze ambientali ed economiche, condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Anche nel settore del packaging, come in tutti quelli merceologici, garantire sostenibilità significa lavorare quotidianamente applicando i concetti chiave dell’economia circolare: disaccoppiamento della produzione dal consumo di risorse naturali, sviluppo dell’eco-progettazione dei prodotti e incremento del riciclo delle materie contenute nei nostri rifiuti, solo per citare i più importanti.

Da almeno dieci anni, il tema della sostenibilità è diventato uno di quelli più discussi ed è stato posto al centro di tante domande, ricerche, soluzioni, processi produttivi e nuovi modi di fare impresa. Strategie necessarie quando si parla di packaging e delle quantità di rifiuti ad esso associati, in continua crescita in tutta Europa. Lo ha rivelato un recente studio Eurostat, secondo il quale tra il 2009 e il 2019, la quantità totale di rifiuti di imballaggio generati è aumentata di 13,6 milioni di tonnellate (+20,5%). Si parla di packaging a fine vita, ma anche e soprattutto delle materie che lo compongono: nel 2019, oltre 32 milioni di tonnellate di carta e cartone (+23,7% dal 2009), 15,4 milioni di tonnellate di plastica (+26,4%), 15,2 milioni tonnellate di vetro (+13,9%), 12,4 milioni di tonnellate di legno (+ 19,8%) e 4 milioni di tonnellate di metallo (+6,7%). Tutti elementi basilari per la produzione industriale che è imperativo recuperare e riciclare dai nostri rifiuti per assicurare sostenibilità e per non impattare gravosamente sulla salute del Pianeta.

Passi avanti in questa direzione ne sono stati fatti tanti: basti pensare che se nel decennio considerato i flussi di rifiuti di packaging prodotti in media da ogni abitante europeo sono aumentati del 18,8%, un sostanziale incremento si è registrato anche rispetto alle quantità recuperate (+26,1%) e riciclate (+22,3%) di tali prodotti a fine vita. In Italia, uno dei Paesi più virtuosi dell’Ue, nel 2019 il tasso di recupero degli imballaggi è stato pari al 79,1% (80,4% la media europea), mentre quello di riciclo è arrivato al 67,6% (64,4% media Ue). Dati positivi che se da una parte ci dicono che stiamo facendo bene come Paese, dall’altra non devono precluderci la strada del miglioramento e farci perdere di vista il vero obiettivo di noi addetti della filiera, che è quello di essere davvero sostenibili e in linea con i bisogni futuri del nostro Paese.

Con Erion Packaging, il Consorzio che presiedo, interpretiamo la Responsabilità Estesa del Produttore guardando al packaging sostenibile da diverse prospettive. La prima è quella delle aziende, sempre più coinvolte in progetti di ricerca e tavoli di iniziative comuni volti a stimolare l’eco-progettazione e la produzione virtuosa dei loro prodotti. Per noi di Erion la sostenibilità deve sempre integrare in maniera sinergica e complementare i tre aspetti: ambientale, sociale ed economico. Sono valori in cui crediamo fermamente e che ci hanno ispirato e portato a promuovere, insieme al magazine EconomiaCircolare.com, il corso di alta formazione “Eco-design The Future – Packaging Edition”, che ha rappresentato l’occasione per 30 giovani studenti di dar vita a idee di imballaggi (primari, secondari e terziari) davvero innovative. La seconda è quella di tutti i soggetti che entrano in contatto con il packaging, dai Produttori ai consumatori, ai quali abbiamo fornito, in linea con le disposizioni europee, le “Linee Guida settoriali per l’etichettatura ambientale degli imballaggi delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE)”. Un’ultima, ma non conclusiva, prospettiva è quella della gestione vera e propria dei Rifiuti di Imballaggi che, una volta ottenuto l’accreditamento da parte del MITE, porteremo avanti con tutta l’eccellenza, l’efficienza e la trasparenza del marchio Erion, puntando a raggiungere tassi di recupero e riciclo sempre maggiori per dare respiro al nostro ambiente e un significato reale alla parola sostenibilità.

 

Leggi anche La Rubrica del Presidente – Andrea Fluttero: “Sulla preparazione per il riutilizzo dei RAEE, l’Italia è indietro rispetto all’Europa. Stiamo perdendo un’opportunità!”

Leggi anche La rubrica del Presidente – Dario Bisogni: “Un anacronismo chiamato greenwashing”

Brochure